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Diversamente da come si potrebbe pensare, scegliere un avvocato patrimonialista per curare i propri interessi non è una cosa semplice. Per individuare il professionista più idoneo per le tue esigenze dovrai tener presente le caratteristiche e le competenze che lo stesso dovrà possedere per far fronte alle tue esigenze.
Il settore della tutela degli interessi patrimoniali è, infatti, ampio e piuttosto complesso. In molti casi, un c.d. specialista del settore patrimoniale potrebbe esser particolarmente competente in una branca di questo settore, piuttosto che in altro.
Numerose sono le specializzazioni a cui un avvocato può accedere. Il percorso post universitario può essere incentrato sulla pratica forense, percorsi formativi e di specializzazione accademica.
Dovrai allora valutare le competenze e le conoscenze del professionista che hai di fronte, per operare la scelta più opportuna.
Ciò ovviamente comporta non poche conseguenze nel momento in cui il comune cittadino si troverà di fronte alla necessità di scegliere un esperto professionista legale, per risolvere un conflitto o farsi assistere in un determinato procedimento.
Così come accade per qualsiasi altra professione intellettuale, in particolare per quelle connotate da un elevato grado di specializzazione, dovrai individuare l’avvocato che presenta un profilo idoneo e corrispondente alle tue esigenze del caso.
Il settore patrimoniale si compone di diversi ambiti di specializzazione. Dall’assicurativo al tributario, passando per la gestione di impresa, essere avvocato patrimonialista significa avere molteplici competenze o scegliere un ramo in cui accrescere le proprie competenze.
Laddove fossi coinvolto in una controversia rientrante nel settore patrimoniale, ti invitiamo nella prosecuzione della lettura. Con il presente articolo intendiamo offrirti uno strumento per individuare un professionista legale, che abbia le capacità e il grado di preparazione più opportuni a tutelare il tuo interesse.
1. Come scegliere un avvocato patrimonialista
La scelta dell’avvocato patrimonialista dovrà essere particolarmente accurata ed attenta. Non tutti gli avvocati hanno le stesse competenze e soprattutto nel settore in esame, come poc’anzi affermato.
La scelta della specializzazione non solo è determinata dal percorso di studi e delle personali attitudini, ma anche dal percorso pratico che si intraprende al momento della pratica forense.
La scelta dell’avvocato che ti dovrà assistere nel tuo percorso con la legge non è, quindi, indifferente. Sono molti gli elementi che dovrai tenere in considerazione in questa delicata fase, nell’affidare la tutela dei tuoi interessi.
1.1. Elementi di valutazione
Nel caso di specie, invero, vengono in rilievo molteplici fattori, in particolare la carriera professionale del legale. Il percorso formativo è solo una fase iniziarle della crescita professionale di un avocato.Infatti, diviene forse essenziale valutare anche le competenze sviluppate sul capo.
Ovviamente ciò non significa che aver studiato in una prestigiosa università non sia un ottimo biglietto da visita per un avvocato. Tuttavia, soffermarsi troppo su quest’aspetto potrebbe non essere un’ottima idea se hai intenzione di affidarti ad un avvocato patrimonialista che sia realmente esperto e preparato. È necessario avere a disposizione altri dati per poter fare una selezione.
Veniamo quindi alla domanda fondamentale che ti starai ponendo, come fare per capire se un avvocato ha le competenze per poterti assistere in modo adeguato?
Sicuramente il modo più immediato e diretto è avere un colloquio con l’avvocato. Leggere un curriculum, per quanto questo possa essere dettagliato, non permette di avere una esperienza diretta con la persona, e questo potrebbe sicuramente essere un limite nella scelta. Pertanto, una chiacchierata conoscitiva è sicuramente un’ottima idea per capire chi si ha di fronte.
Tra l’altro, durante il colloquio potrai testare con mano propria le reali capacità del professionista, magari chiedendogli impressioni sulla vicenda oggetto della consulenza o su eventuali esperienze pregresse su casi simili.
Un altro aspetto da non sottovalutare quando occorre scegliere un avvocato è il cosiddetto passaparola. I feedback resi da chi ha potuto lavorare a stretto contatto con l’avvocato patrimonialista a cui ti rivolgerai, potrebbe essere un’ottima occasione di approfondimento.
Ovviamente se l’avvocato ha un sito web ti conviene dare uno sguardo anche alle eventuali recensioni rilasciate dai precedenti clienti, in modo da avere un parere oggettivo dato da una persona che si è già rivolto al professionista.
Tuttavia, è innegabile il ruolo peculiare che hanno progressivamente assunto i percorsi di formazione post universitari. Anche questo versante dovrà essere accuratamente tenuto in considerazione.
Sono questi, quindi, elementi che devi tenere in considerazione al momento in cui ti accingi a scegliere l’avvocato che difenderà la tua posizione in un giudizio o in altra sede.
In particolare, il settore delle patrimoniale che, come già affermato, si caratterizza per abbracciare ampie aree del diritto privato.
2. Percorso formativo dell’avvocato patrimonialista
Come anticipato, uno degli elementi che dovrai valutare nella scelta del professionista è il suo percorso formativo. E’ piuttosto importante nella fase di formazione e specializzazione, soprattutto in branche così ampie come quella in cui è impiegato l’avvocato patrimonialista.
Soprattutto gli ultimi decenni hanno visto un proliferare master e corsi formativi e specializzazione. Di tale fattore potrai tenere in considerazione al fine di scegliere l’avvocato che curerà la controversia di cui sei parte.
Sia istituti universitari che non, hanno infatti elaborato dei percorsi post universitari di formazione nell’ambito delle successioni.
2.1. Master
In genere quando si parla di avvocati è quasi sempre necessario specificare l’ambito di specializzazione del professionista. Questo perché nessun avvocato potrebbe occuparsi di qualsiasi settore del diritto.
È proprio dopo aver conseguito la laurea, e magari dopo aver conseguito anche l’abilitazione, che gli avvocati tendono a specializzarsi in alcuni settori, come ad esempio il settore patrimoniale. Proprio per questo motivo negli anni tante università hanno creato dei master ad hoc al fine di fornire la giusta preparazione a tutti coloro che volessero (e che vogliono) specializzarsi in questo ambito.
In particolare, se i settori maggiormente tradizionali non sono ormai al centro dell’attenzione, in termini di formazione post-universitaria, come ad esempio quello dell’avvocato esperto in diritto di famiglia o contrattualistica ed infortunistica, alcuni settori, invece, sono stati investiti da grande interesse.
2.2. Dottorato di ricerca
Ancora ancorato alla formazione tradizionale universitaria è quella della offerta dai dottorati di ricerca, soprattutto nella formazione dell’avvocato patrimonialista esperto in tutela dei diritti, responsabilità civile e contratti.
Per chi non lo sapesse, il dottorato di ricerca è un percorso di studi altamente qualificato della durata di tre o quattro anni. Durante questo percorso accademico, al quale si può accedere solo previo superamento del concorso pubblico, si ha la possibilità di approfondire determinati settori e di espandere le proprie conoscenze.
Nonostante sia un percorso che generalmente viene prediletto da chi ha intenzione di intraprendere la carriera accademica, ad esempio diventando docente universitario, è bene sapere che il dottorato è un percorso utile anche per chi, invece, vuole solo avere una maggiore specializzazione.
Tra i vari corsi di dottorato di ricerca esistono anche corsi pensati appositamente per chi vuole approfondire il tema della tutela patrimoniale in generale. Ed avere a che fare con un avvocato che, dopo aver conseguito la laurea, ha deciso di affrontare un ulteriore percorso di studio come il dottorato, potrebbe essere un vero e proprio indice di garanzia.
Anche in questo caso, ovviamente, non è possibile soffermarsi troppo al titolo di studio. Questo, infatti, è un “plus” ma non deve essere considerato come un vero e proprio “must have”. Non bisogna dimenticare che l’attività forense, specie per chi ha a che fare con la tutela del patrimonio in generale, è un’attività anche pratica.
Ciò significa che, se da un lato il professionista che ha conseguito il dottorato di ricerca avrà sicuramente delle conoscenze specialistiche in più rispetto a chi non possiede questo titolo, dall’altro, è altrettanto vero che altri avvocati, magari privi del dottorato, hanno una maggiore esperienza nel settore ed offrono maggiori servizi ai clienti.
Insomma, anche in questo caso la parola d’ordine è ponderare bene la propria decisione, magari conoscendo di persona l’avvocato, in modo da poter constatare di persona le sue competenze e la sua attitudine.
2.3. Requisiti professionali e di legge
Giunti a questo punto, occorre ora analizzare l’ultimo step necessario per poter svolgere il ruolo di avvocato patrimonialista. Ad essere precisi, in realtà, la figura dell’avvocato nel nostro ordinamento è “unica”, la specializzazione, infatti, viene fatta dal singolo dopo aver superato l’esame di abilitazione forense.
Prima di poter svolgere l’esame nazionale, però, è necessario svolgere un periodo di pratica forense obbligatorio pari a 18 mesi, anche se 6 mesi possono essere anticipati anche durante l’ultimo anno universitario.
Questo periodo per il praticante avvocato è importantissimo poiché ha la possibilità di fare “pratica” e di maturare, conseguentemente, una esperienza sul campo. Anche quest’aspetto non dovrebbe essere sottovalutato quando si vuol assumere un avvocato per una consulenza.
Il fatto che l’avvocato abbia svolto una pratica con un “dominus” brillante o comunque rinomato, è sicuramente un ottimo indice di garanzia. Ciò ovviamente non significa che solo gli avvocati che hanno avuto la fortuna di incontrare avvocati celebri o comunque di un certo spessore, siano bravi.
Dopo aver concluso il percorso di pratica forense obbligatorio, dopo aver conseguito l’abilitazione forense (ovvero dopo aver superato entrambe le prove d’esame) è possibile esercitare la professione forese. Solo da questo momento sarà possibile per l’avvocato decidere di specializzarsi in un determinato settore piuttosto che un altro.
Ciò beninteso non significa che l’avvocato che decide di specializzarsi nel settore patrimoniale non possa il giorno dopo presiedere una causa penale o tributaria. La specializzazione, infatti, è una mera preferenza dell’avvocato di lavorare in un determinato settore.
Tuttavia, il fatto che un avvocato abbia deciso di specializzarsi in un solo ed unico settore, potrebbe essere un ottimo indizio, infatti, gli avvocati che tendono ad occuparsi di più settori contemporaneamente, potrebbero non avere la giusta esperienza nel settore che maggiormente interessa al cliente.
3. Avvocato patrimonialista: di cosa si occupa?
Come abbiamo già affermato poc’anzi, per quanto sia utile valutare il possesso dei requisiti e le conoscenze acquisite tramite percorsi di approfondimento, potrai renderti conto delle competenze effettive dell’avvocato solo tramite una semplice chiacchierata.
Per fare ciò dovrai avere espressa conoscenza di cosa si occupa un avocato patrimonialista. Invero, l’attività del professionista forense, infatti, si orienta in molteplici direzioni. Vediamo, allora, a quali settori afferisce l’attività del patrimonialista, solo in tal modo potrai scegliere correttamente, in base alle tue esigenze.
3.1. Diritto di famiglia
Una delle ipotesi a cui già abbiamo fatto riferimento, è quella dell’avvocato patrimonialista esperto in diritto di famiglia. In questo settore il professionista forense, specializzato in questo settore, si occupa in particolare:
- Il matrimonio e sua invalidità del matrimonio;
- I rapporti personali fra coniugi;
- I rapporti patrimoniali fra coniugi;
- La separazione personale e lo scioglimento del matrimonio;
- Le convivenze e l’unione civile;
- La filiazione;
- Il rapporto genitori-figli;
- L’intervento del giudice;
- . Gli interventi socio-assistenziali.
3.2. Proprietà e diritti reali
Altro settore in cui è specializzato l’avvocato patrimonialista è i c.d.diritti reali, quali attribuiscono al titolare un potere immediato e assoluto sulla cosa. Infatti, essi si definiscono proprio diritti reali, perché essi hanno per oggetto una cosa. Le caratteristiche di tali diritti reali sono:
- l’assolutezza, cioè possono essere fatti valere nei confronti della generalità dei consociati e non solo contro l’alienante o altro soggetto che vanti pretese;
- l’immediatezza del potere sulla cosa, il diritto può essere esercitato senza che sia necessaria la cooperazione di altri soggetti come, ad esempio, con i diritti di credito, i quali sono soddisfatti solo tramite l’adempimento del debitore;
- la tipicità, cioè sono tali soltanto quelli stabiliti dalla legge, si parla di numero chiuso, con ciò si intende che non solo l‘autonomia negoziale non può creare differenti diritti reali, ma che neanche può modificare il contenuto di quelli esistenti;
- la patrimonialità, in quanto il contenuto di tali diritti è suscettibile di essere valutato economicamente.
Molto spesso le controversie che attengono al settore dei diritti reali sono:
- contratti di acquisto di immobili;
- servitù prediali;
- condominio.
3.3. Tutela del credito
Il diritto di credito si sostanzia in una posizione attiva del creditore, il quale può vantare una pretesa all’adempimento di una prestazione nei suoi confronti, da parte del debitore. L’obbligazione, quale situazione giuridica connessa al credito, appartiene alla categoria dei doveri giuridici.
L’avvocato patrimonialista in questo ambito, generalmente si occupa di recupero crediti. Con ciò si suol far riferimento a tutte quelle azioni o condotte che il creditore può porre in essere per assicurarsi l’adempimento del debitore. Tali strumenti, i quali si distinguono in due categorie, sono gli uni preordinati agli altri, secondo il criterio di minor aggravio possibile, sia per la parte attiva che passiva.
Dapprima, il creditore procederà a porre in essere attività di tipo stragiudiziale, che prescindono dal ricorso all’autorità giudiziaria. Ove tali tentativi non giungano ad un risultato positivo, si intraprenderà la strada giudiziaria.
3.4. Diritto tributario
Invero, non di rado l’avvocato patrimonialista si occupa anche diritto tributario. In particolare, in questo settore si occupa di alcuni contenziosi piuttosto ricorrenti soprattutto, rispetto alla riscossione di tributi. Ad esempio:
- Accertamento
- Strumenti deflativi
- Riscossione
- Processo tributario di primo grado
- Impugnazioni.
3.5. Diritto commerciale
Un altro settore particolarmente fertile per gli avvocati patrimonialisti è il diritto commerciale. Si tratta di un settore estremamente tecnico, che impone conoscenze specialistiche agli avvocati ed un continuo aggiornamento.
Proprio per questo tanti avvocati patrimonialisti hanno deciso di puntare sempre di più su questa branca del diritto che vede come protagonisti gli imprenditori, i professionisti, marchi, brevetti, proprietà intellettuale, società, associazioni etc.
La costituzione della società: forse uno dei momenti dove una consulenza con un avvocato patrimonialista potrebbe fare la differenza è il momento “genetico” della società.
Con una breve consulenza, infatti, puoi chiedere ad un professionista, quale società costituire per poter perseguire al meglio i tuoi interessi (insieme a quello degli altri soci ovviamente). Ma non finisce qui, costituire una società impone di adempiere a tutta una serie di obblighi di varia natura. Pertanto, avere un avvocato patrimonialista al proprio fianco potrebbe essere un ottimo modo per semplificarti la vita in sede di stipula.
Il ruolo dell’avvocato patrimonialista può essere particolarmente utile anche nel caso in cui i soci vogliano regolare i propri interessi con clausole da non inserire nello statuto societario. Trattasi dei cosiddetti patti parasociali, ovvero particolari accordi che stipulano i soci per regolare al meglio i propri interessi senza modificare lo statuto societario (ovvero quel complesso di norme che regolano il funzionamento dell’organizzazione societaria)
I rapporti patrimoniali all’interno delle imprese: ancora, all’interno di una società un avvocato patrimonialista fa sempre far comodo poiché in svariate circostanze e potrebbe essere necessario pensare a come gestire il proprio patrimonio in relazione a fatti che potremmo definire “fisiologici”.
Si pensi ad esempio allo scioglimento e la liquidazione della società. Certo, non sono eventi “ordinari”, tuttavia, prima o poi tutte le società dovranno fare i conti con questi eventi. In tal caso potrebbe essere un’ottima idea rivolgersi ad un avvocato patrimonialista al fine di trovare la migliore soluzione possibile.
Ancora, si pensi ai vari sistemi di finanziamenti ed i rapporti patrimoniali presenti nelle S.p.A. e nelle S.r.l., nonché le varie operazioni sul capitale che la società potrebbe essere chiamata ad effettuare (aumento oneroso del capitale, aumento gratuito, riduzione del capitale per perdite, riduzione volontaria, emissione di Prestito Obbligazionario con Conversione, Trasformazione, Scissione, Fusione, creazione di patrimoni destinati ad uno scopo specifico etc.).
I sistemi di finanziamenti e i rapporti patrimoniali nelle s.p.a. e nelle s.r.l.; c) Le modifiche al capitale sociale Scioglimento e liquidazione;
- Le operazioni societarie straordinarie;
- La gestione della crisi di impresa.
3.5. Responsabilità civile
Il risarcimento danni è uno dei principali strumenti che concorre a garantire l’effettività ed efficacia della tutela giurisdizionale, soprattutto ove venga in evidenza un’ipotesi di responsabilità civile. Sicuramente sarai incappato nella particolare ipotesi di sinistro stradale, ove sorge una peculiare forma di responsabilità civile extracontrattuale, che costituisce la fonte dell’obbligazione di risarcimento danni.
Grazie all’ausilio di un avvocato patrimonialista potrai ottenere la reintegrazione delle conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’evento lesivo, che siano a carattere patrimoniale o non patrimoniale.
In questo caso, infatti, è di cruciale importanza avere al proprio fianco un avvocato con una certa esperienza. Infatti, non basta aver subito un danno per poter richiedere ed ottenere il risarcimento. È fondamentale, infatti, confrontarsi fin da subito con un avvocato patrimonialista al fine di fornirgli tutto ciò che è necessario per provare il danno subito ed invocare la giusta tutela dinanzi al giudice.
Ciò vale per qualsiasi richiesta di risarcimento del danno, non solo per i danni derivanti dalla circolazione stradale. Ogni danno, infatti, necessita di essere provato. Anzi, in realtà, l’onere della prova varia a seconda della natura della condotta che l’ha generato.
Ad esempio, un danno derivante da illecito extracontrattuale impone, a chi agisce in giudizio al fine di ottenere il risarcimento del danno subito, di provare non solo il danno ma anche l’altrui comportamento illecito nonché l’eziologia (ovvero il nesso causale) tra la condotta e l’evento pregiudizievole.
Viceversa, in caso di responsabilità contrattuale, il danneggiato potrà limitarsi a dimostrare l’altrui inadempimento, sarà quest’ultimo, invece, a dover provare di non aver potuto adempiere per cause a lui non imputabili.
Pertanto, in questi casi una consulenza con un legale patrimonialista con una certa esperienza potrebbe essere davvero importante.
3.6. Diritto successorio
Un altro settore in cui generalmente si trova ad operare l’avvocato patrimonialista è quello delle successioni. È proprio nel mondo delle successioni, infatti, che spesso ci si trova a dover chiedere dei pareri ad avvocati su come organizzare il proprio patrimonio e su come fare per garantire il passaggio generazionale dell’impresa familiare.
Possono essere molteplici i motivi che possono spingere una persona a chiedere una consulenza ad un avvocato patrimonialista, ad esempio, è possibile richiedere consigli in ordine alla redazione del testamento.
Si badi bene, il testamento è un atto personalissimo che non tollera alcuna ingerenza altrui, sarà sempre e solo il testatore che dovrà redigerlo. Tuttavia, prima di farlo, potrebbe voler il parere di un professionista al fine di capire se lo strumento usato, il testamento appunto, possa essere utile per perseguire gli scopi che si è prefissato.
Ad esempio, se un imprenditore ha intenzione di lasciare la propria azienda al figlio Tizio, anziché alla figlia Caia, magari perché lo ritiene maggiormente capace di gestire l’andamento dell’azienda rispetto al fratello, il testamento non è lo strumento più sicuro.
Ciò perché la disposizione testamentaria in favore del figlio Tizio potrà sempre essere messa in discussione dalla sorella Caia (e dagli altri legittimari, ove esistenti) in caso di lesione della quota di legittima.
In questo caso l’avvocato patrimonialista potrebbe consigliare all’interessato di fare ricorso ad un altro strumento, appositamente introdotto nel nostro ordinamento giuridico, ovvero il patto di famiglia, disciplinato puntualmente dagli art. 768 e ss. del c.c. Grazie ad esso, infatti, è possibile programmare, in tutta sicurezza, il passaggio generazionale della propria attività d’impresa, senza che possa essere messo in discussione dagli altri eredi.
Ovviamente questo era solo una possibile soluzione, grazie ad una consulenza con un avvocato patrimonialista, infatti, è possibile trovare tante altre soluzioni ad altri problemi che potrebbero sorgere nel complesso settore delle successioni mortis causa.
3.7. Assegno divorzile
Un’altra questione che generalmente interessa la figura dell’avvocato patrimonialista è quella dell’assegno di mantenimento in sede di separazione in favore del coniuge o dell’assegno divorzile.
In entrambi i casi, infatti puoi rivolgerti ad un avvocato patrimonialista al fine di richiedere assistenza in merito alla quantificazione di ciò che ti spetterebbe dopo che il giudice determini la cessazione degli effetti civili del matrimonio (o in caso di separazione).
Si tratta di un argomento piuttosto delicato, basti pensare che in realtà non esistono delle somme prestabilite quantificare l’entità dell’assegno divorzile. Generalmente il calcolo viene effettuato prendendo in considerazione la condizione economica del marito e della moglie protagonisti del divorzio.
Tuttavia, è bene precisare che, anche sulla scorta dei recenti orientamenti della Suprema Corte di Cassazione, l’assegno divorzile viene calcolato tenendo in considerazione tre aspetti importanti: la funzione c.d. assistenziale, la funzione compensativa e la funzione perequativa dell’assegno in esame.
Infine, è bene precisare che la quantificazione degli assegni in esame viene pur sempre fatta dal giudice, e non già dall’avvocato. Tuttavia, confrontandoti con un avvocato patrimonialista potrai articolare al meglio la tua strategia in modo da prospettare al giudice la reale situazione patrimoniale dell’ex coniuge ed ottenere tutto ciò che ti spetta per legge.
Gli avvocati patrimonialisti, infatti, possono aiutare ad effettuare indagini approfondite in ordine al patrimonio economico dell’altro coniuge, considerando alcuni parametri come, ad esempio, il reddito da lavoro, le proprietà immobiliari, partecipazioni societarie, denaro depositato su conti correnti (magari anche all’estero) etc.
4. Consulenza e assistenza legale per il tuo caso
Come avrai notato, la scelta dell’ avvocato patrimonialista è decisamente complessa più complessa di quanto tu potessi aspettarti, ciò in quanto occorre valutare molti elementi.
Proprio per questo motivo, al fine di proteggere e difendere al meglio il tuo Patrimonio, ti consiglio di completare il Modulo di contatto che trovi in questa pagina.
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