INDICE
Cosa succede quando un soggetto perde involontariamente il lavoro? Cessa immediatamente di percepire un reddito? Assolutamente no, qui entra in campo la disoccupazione.
Con il termine disoccupazione si intende quella particolare condizione che si verifica nel momento in cui un soggetto perde il proprio lavoro, non per sua volontà, ma si rende comunque disponibile per svolgere saltuariamente l’attività lavorativa presso la medesima azienda.
Durante il periodo di disoccupazione, il lavoratore non riceve più lo stipendio pieno che riceveva durante il periodo di assunzione, ma riceve comunque un indennizzo.
Per poter godere di questa condizione favorevole, il lavoratore deve fare espressa domanda all’INPS. Oggi, il sussidio di disoccupazione viene chiamato NASpI, acronimo di Nuova Associazione Nazionale per l’Impiego.
Possono riceverlo tutti? A quanto ammonta? Quali sono gli step per poter fare domanda di disoccupazione?
Ora risponderemo dettagliatamente a tutte queste domande.
Chi può fare domanda di disoccupazione?
Tutti i lavoratori possono richiedere il sussidio NASpI nel 2020? Purtroppo no, vediamo quali sono le categorie che possono farlo:
- Lavoratori dipendenti;
- Apprendisti;
- Personale artistico con contratto di lavoro subordinato;
- Soci lavoratori di cooperative con contratto di lavoro subordinato;
- Lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione con contratto a tempo determinato.
Diversamente, non possono presentare la domanda di disoccupazione nel 2020:
- Operatori agricoli con contratto a tempo determinato o indeterminato;
- Dipendenti della Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato;
- Lavoratori extracomunitari che abbiano un permesso di soggiorno che gli consenta di svolgere lavori stagionali;
- Lavoratori che hanno maturato i requisiti per ottenere il pensionamento di vecchiaia o quello anticipato;
- I lavoratori che siano titolari di un assegno ordinario di invalidità.
Quali requisiti servono per presentare la domanda di disoccupazione?
Per poter fare la domanda di disoccupazione nel 2020, oltre a rientrare in una delle categorie sopra citate, devi essere in possesso di altri requisiti:
- Perdita involontaria del lavoro;
- Presentazione delle dimissioni per giusta causa per quelle lavoratrici che si trovino nel periodo di maternità;
- Licenziamento per motivi disciplinari di un lavoratore;
- Presentazione della DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, all’INPS o al Centro per l’Impiego.
Inoltre, ci sono 3 requisiti di disoccupazione che il lavoratore deve avere secondo l’INPS per poter procedere con la domanda di disoccupazione:
- Il lavoratore deve trovarsi in uno stato di disoccupazione;
- Nei quattro anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione deve aver versato almeno 13 settimane di contributi;
- Nei 12 mesi precedenti al periodo di disoccupazione deve aver maturato almeno 30 giornate effettive di lavoro.
Qual è la scadenza per presentare la domanda?
Questo è un aspetto molto importante da ricordare: non puoi presentare la domanda di disoccupazione in qualsiasi momento.
Il termine che devi tenere bene a mente è quello di 68 giorni, che viene applicato in modo diverso sulla base della situazione nella quale ti trovi.
Perciò, puoi presentare la NASpI 2020 entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, dal trentesimo giorno successivo al momento in cui è cessato il rapporto di lavoro per licenziamento con giusta causa, dalla cessazione del rapporto di maternità pagato o del periodo di malattia sempre pagato, ecc.
Come presentare la domanda
Arriviamo alla parte più importante: qual è la procedura per poter presentare la famigerata domanda di disoccupazione?
Come molti altri servizi legati all’INPS, la modalità con cui richiederla è quella telematica.
La prima opzione che hai è di presentare la domanda online tramite il sito dell’INPS secondo una delle tre modalità che mette a disposizione: PIN, SPID o CNS.
Una volta entrato, segui la dicitura NASpIe invia la domanda.
Se non sei molto pratico con i moduli online, puoi anche recarti presso un ufficio del CAF o del patronato per ottenere assistenza gratuita da uno degli operatori.
Diversamente, puoi optare per una telefonata al Concact Center dell’INPS tramite il numero 803164, per il fisso, o lo 06164164 per il mobile.
Da quando decorre la disoccupazione?
Prima di tutto, è importante dire che la disoccupazione è un indennizzo mensile, esattamente come lo stipendio.
Come indicato dal sito dell’INPS, la disoccupazione decorre da un giorno ben preciso:
- Dall’ottavo giorno successivo alla data in cui è cessato il rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno, oppure dal giorno successivo alla presentazione della domanda;
- Dall’ottavo giorno successivo al periodo di maternità, malattia, infortunio se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno, oppure dal giorno successivo alla presentazione della domanda;
- Dal 38esimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro questo giorno, altrimenti decorrerà dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
Un particolare molto importante che devi tenere a mente è che la disoccupazione non si interrompe se, nell’arco di questi otto giorni, il titolare ti richiama al lavoro.
A quanto ammonta la disoccupazione?
L’indennizzo per disoccupazione corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni di lavoro precedenti alla cessazione del rapporto, divisa per le settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente 4,33.
Questo vale per la retribuzione entro un determinato importo che nel 2020 è stato fissato a 1.226,32 euro.
Se il risultato del calcolo supera questa cifra, va aggiunto un ulteriore importo del 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e l’importo.
È stato posto anche un importo massimo che non può essere superato ed è di 1.334 euro mensili.
La disoccupazione può essere interrotta?
Nel caso di una rioccupazione, con un contratto di lavoro non superiore ai sei mesi, o di una nuova occupazione, in un Paese UE o in un Paese extracomunitario, la disoccupazione viene sospesa.
Ma esiste anche il caso che il lavoratore decada dal diritto di riceverla. Questo avviene quando perde la condizione di disoccupato, quando inizia un’attività di lavoro subordinato, se non comunica il reddito annuo entro un mese dalla presentazione della domanda, se inizia un’attività autonoma, se raggiunge i requisiti per il pensionamento, se ottiene il diritto all’assegno ordinario di invalidità o se non partecipa all’orientamento dei centri per l’impiego.
Ora hai un quadro generale di come funziona la domanda di disoccupazione. Per tutte le informazioni specifiche sulla tua situazione ti consigliamo di prendere visione del sito ufficiale INPS, di recarti in un ufficio o di contattare telefonicamente il centralino.