Fiscalità Personale e d’Impresa

I migliori consigli su come ottimizzare la tua fiscalità personale e quella della tua impresa e come difenderti dagli avvisi di accertamento nulli e dalle cartelle di pagamento illegittime dell’Amministrazione finanziaria (Tax Planning and Tax Litigation).

La presente sezione di ObiettivoProfitto.it è dedicata alla Fiscalità di individui e imprese, rimandandosi alle altre sezioni per le tematiche relative alla Pianificazione, alla Protezione e alla Gestione  del Patrimonio di individui e imprese.

La fiscalità personale e d’impresa consta di diversi istituti di grande complessità, che hanno come finalità quella di consentire la gestione corretta delle entrate e del gettito fiscale. L’Agenzia delle Entrate svolge in tale settore un ruolo fondamentale. L’Amministrazione finanziaria controlla la correttezza delle dichiarazioni dei contribuenti, recupera il gettito.

Le tipologie di accertamento sono di diversa natura. Possono essere incentrati su sistemi meramente deduttivi o analiticii. Tuttavia, non sempre hanno esito corretto e affidabile, proprio per l’alea che talvolta connota il sistema di verifica, potrebbero verificarsi degli errori. Laddove dovessi essere pregiudicato dall’attività dell’Agenzia delle entrate, potrai ricorrere ad alcuni strumenti di tutela, come l’autotutela amministrativa e il ricorso alla Commissione tributaria.

Invero, prima di accedere a tali rimedi potresti adottare una strategia preventiva, soprattutto laddove tu sia un imprenditore che svolge la propria attività economica e commerciale in diversi Stati.

A tal fine, potrebbe essere fondamentale ricorrere alla c.d. pianificazione fiscale. La prassi in questione potrà esser posta in essere da un professionista, il quale possa elaborare un programma che sarà adottato dal contribuente che intende sfruttare le proprie fonti di reddito in modo da ridurre quanto più è possibile la base imponibile.

In questa sede vogliamo offrirti alcuni consigli su come individuare il piano per la fiscalità personale e di impresa che meglio si addice alle tue esigenze. Per tali motivazioni ti invitiamo nella prosecuzione della lettura, in modo tale che potrai avere un quadro sintetico su quelli che sono gli strumenti per tutelare la tua posizione.

1. Pianificazione Fiscale Personale e d’Impresa

Con pianificazione fiscale internazionale si fa riferimento ad un’attività che, purché nei limiti del consentito e della liceità, consente di ridurre al minimo la tassazione. Si tratta di un’attività di organizzazione e gestione del piano tributario.

Essa assume particolare rilevanza laddove l’impresa svolga la propria attività imprenditoriale in Stati diversi. Per effetto della globalizzazione, prima, e la nascita del mercato unico europeo, dopo, tale evenienza non è ormai remota. Anzi sarà fondamentale per l’imprenditore ricorrere ad una strategia efficiente che possa porlo al riparo da eventuali spiacevoli pregiudizi.

1.1. Pianificazione fiscale internazionale

diversi Stati con i quali le imprese internazionali si trovano a dover interagire potrebbero perseguire degli interessi tendenzialmente opposti, in tema di fiscalità. Ciò, per le imprese che lavorano in diverse aree geografiche, potrebbe comportare non pochi rischi.

Proprio per tale ragione è stato necessario individuare una disciplina idonea che possa consentire la corretta gestione del tuo regime fiscale.

La fiscalità internazionale rappresenta un nucleo di norme che consente di regolare il fenomeno della globalizzazione dei redditi di impresa. Questa normativa è stata introdotta per due specifiche ragioni:

  • stabilire in quale modo tassare le attività commerciali e gli investimenti internazionali.
  • eliminare le distorsioni fiscali.

Il principale obiettivo perseguito da tale disposizioni è che le tassazioni si sovrappongano determinando una doppia imposizione, la quale diventa particolarmente onerosa per l’impresa in questione che vede tassato due volte lo stesso reddito.

Gli strumenti per porre in essere la pianificazione fiscale sono:

  • localizzazione dell’attività e residenza fiscale;
  • distribuzione dei redditi;
  • sfruttamento delle asimmetrie fiscali.

La fiscalità personale e di impresa comporta l’analisi di questioni di grande complessità, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

1.2. Consulenza fiscale

Nei precedenti paragrafi abbiamo esaminato alcuni elementi fondamentali della pianificazione fiscale e la fiscalità internazionale. La complessità di questo argomento potrebbe essere di non poco momento. Proprio per tale ragione che ti invitiamo a ricorrere ad un professionista al fine di ottenere una consulenza.

Ricorrere alla consulenza comporta notevoli vantaggi di varia natura:

  • L’eliminazione della doppia imposizione: rivolgendosi ad un esperto comporta la verifica dei propri redditi, soprattutto con l’intento di prevenire il c.d. fenomeno della doppia tassazione;
  • L’ottimizzazione del carico fiscale: grazie ad una consulenza di questo genere sarà possibile pianificare i propri investimenti in maniera ottimale;
  • La riduzione del rischio di contestazioni fiscali e penali: grazie ai consigli di uno di un esperto, avrai la garanzia che tutte le operazioni messe in atto dalla tua impresa siano entro i limiti della legalità.

In particolare, il ricorso al consulente potrebbe essere determinante per le start up, ossia le piccole imprese di nuova generazione dedite al settore delle nuove tecnologie.

Accanto al consulente, l’attività in questione può essere svolta anche da un avvocato tributarista internazionale. Questo è uno dei professionisti legali tra i più richiesti sul mercato. Oltre ad essere competente nella materia del diritto tributario, vanta una ulteriore particolare specializzazione nel diritto tributario internazionale, più comunemente conosciuta come fiscalità internazionale.

La fiscalità personale e di impresa comporta l’analisi di questioni di grande complessità, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

1.3. Private equity e diritto tributario

Il private equity è una tipologia di investimento che ad oggi è sicuramente tra le più diffuse ed alternativa rispetto alle forme tradizionali. Questo termine identifica l’investimento rivolto ad una società non quotata in Borsa. Una delle problematiche principali poste da questi strumenti di investimento è il rispetto della disciplina normativa, soprattutto per quanto attiene alla materia fiscale.

Le questioni principali rispetto a suddetti strumenti sono:

  • Elusione delle norme fiscali a seconda dello scopo dell’operazione;
  • Violazione del requisito dell’inerenza nella deducibilità degli interessi passivi;
  • Contrasto con la disciplina del transfer pricing, in riferimento alle operazioni di fondi di Private Equiy o di investitori stranieri.

La fiscalità personale e di impresa comporta l’analisi di questioni di grande complessità, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

1.4. A cosa prestare attenzione?

Nell’esercizio della tua attività aziendale o nella vita quotidiana potresti trovarti ad avere a che fare questioni di natura tributaria. Nella tua attività di pianificazione fiscale dovrai prestare particolare attenzione ad alcune imposte o istituti che caratterizzano il settore tributario. Tra le questioni che sei chiamato a tenere sotto occhio ricordiamo:

  • bollo auto è la tassa automobilistica dovuta da proprietari ed usufruttuari di un veicolo;
  • imposte sull’acquisto della prima casa;
  • Superbonus 110 % è uno degli incentivi all’economia, introdotto con Decreto Rilancio
  • cedolare secca.

La fiscalità personale e di impresa comporta l’analisi di questioni di grande complessità, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

2. Difesa Tributaria Personale e d’Impresa

La difesa tributaria comporta l’esercizio di una serie di rimedi da esperire nei confronti dell’impresa o del privato cittadino. Uno dei compiti principali dell’Agenzia delle Entrate è quella di andare ad individuare i contribuenti che hanno reso false dichiarazione e hanno eluso le imposte.

Le tipologie di accertamento sono di diversa natura. Possono essere incentrati su sistemi meramente deduttivi, ossia fondati sulla tecnica dell’individuazione della violazione mediante indizi.

E’ prassi piuttosto comune quella di fare un giudizio presuntivo sulla base del tenore di vita del contribuente non corrispondente a quanto dichiarato formalmente. Tuttavia, le modalità di verifica sono molteplici.

Laddove dovessero essere posti in essere atti palesemente viziati e illegittimi dovrai far ricorso agli strumenti di tutela che l’ordinamento ti mette a disposizione per proteggerti da eventuali condotte della amministrazione finanziaria.

A tal proposito, ti ricordiamo che non solo sono a tua disposizioni rimedi giudiziali, ma anche stragiudiziali.

2.1. Tipologie di accertamento

L’insieme delle attività di indagine svolte dall’ Amministrazione Finanziaria a questo fine, assume la denominazione di accertamento. Con tale controllo, il Fisco verifica il contribuente abbia correttamente applicato le disposizioni fiscali ai redditi dichiarati. L’Agenzia deve accertare che siano state esattamente calcolate le imposte dovute all’interno della dichiarazione fiscale presentata.

L’Agenzia delle Entrate ricorre all’accertamento per verificare l’effettivo volume di affari. In tal modo sarà in grado di ricostruire il reddito e constatare eventuali fenomeni elusivi o evasivi. L’amministrazione finanziaria può ricorrere a diversi strumenti che variano in base al tipo di controllo che deve esercitare, ai contribuenti le cui informazioni sta verificando e agli indici che l’hanno portato ad iniziare l’indagine.

Le forme di accertamento

Le forme di accertamento a cui l’amministrazione finanziaria può ricorrere sono:

  • accertamento analitico l’Agenzia delle Entrate procede a ricalcolare le imposte dirette e l’IVA dovute dal contribuente, persona fisica o società. Per svolgere tale operazione, l’amministrazione procede all’esame delle dichiarazioni rese e del loro contenuto;
  • accertamento di tipo induttivo, che è uno degli strumenti principali per garantire la difesa tributaria.Questo si distingue in due tipologie. L’accertamento analitico-induttivo si realizza quando si riscontrano specifiche anomalie in scritture contabili generalmente attendibili. Mentre l’accertamento induttivo c.d. puro si sostanzia in presenza di gravi e specifiche violazioni nelle scritture contabili che si presentano quindi come inattendibili;
  • accertamento sintetico ha caratteristiche affini a quello analitico. Anche questo strumento è tra i metodi di accertamento rivolti esclusivamente alla verifica delle imposte sui redditi, si procede ad una ricostruzione dei redditi effettivi e riscontro di quanto indicato in sede di dichiarazione;
  • accertamento con adesione, implica il coinvolgimento con successiva adesione del contribuente all’accordo da cui si desume l’affidabilità dell’accertamento condotto;
  • accertamento bancario, indagini assumono il nome di accertamento bancario e consentono una ricostruzione del reddito complessivo del contribuente. Tale forma di controllo richiede la collaborazione del Fisco e degli enti bancari e istituti di credito;
  • controllo formale circa la liquidazione delle imposte.

La fiscalità personale e di impresa comporta l’analisi di questioni di grande complessità, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

2.2. Difesa tributaria: strumenti e tutela

l’ordinamento e la giurisprudenza riservarono una peculiare il legittimo affidamento all’esercizio corretto del pubblico potere e, più in generale, dell’agire della PA. Il principio in questione è uno dei capisaldi del diritto amministrativo. Esso svolge una funzione prevalente di protezione del cittadini, nel rapporto con l’amministrazione, che potrebbe essere ovviamente sbilanciato a favore della parte pubblica.

Prima di ricorrere ad organi giudiziari o paragiudiziari, può ricorrere a strumenti di immediato accesso. Tra questi sicuramente vi rientra l’istanza all’amministrazione di intervenire in via di autotutela.

Tale strumento, che è sostanzialmente una mera sollecitazione del potere della PA, il contribuente può chiedere all’Ufficio di correggere un atto viziato da palesi irregolarità.

In realtà sebbene l’autotutela viene, in questo contesto configurato come strumento di tutela del privato, invero è un potere ad esercizio, tendenzialmente, discrezionale della PA, la quale non sarà necessariamente tenuta al riesame dei suoi provvedimenti.

Laddove, il rimedio stragiudiziale non dovesse essere soddisfacente, dovrei ricorrere al giudizio in sede tributaria. Se l’atto impositivo ha dei vizi, puoi impugnarlo presentando ricorso di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale competente per territorio. Numerosi sono i vizi per i quali potrai procedere ad impugnazione, in particolare tra questi, vi è sicuramente l’avviso di accertamento.

La difesa tributaria è molto complessa, laddove volessi approfondire l’argomenti ti invitiamo nella prosecuzione della lettura dei seguenti articoli:

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