Pensione di invalidità: come ottenerla

In Italia è prevista una cospicua normativa che regolamenta i casi di invalidità.

Spesso si sente parlare di pensione di invalidità senza riuscire a mettere bene a fuoco cosa questo termine significhi, prima di tutto perché le invalidità possono essere di diverso tipo e così anche la disciplina cambia in base al caso specifico.

All’interno della categoria di pensione di invalidità, quindi, potremmo raggruppare diversi istituti quali:

  • Assegno ordinario di invalidità, in favore dei soggetti la cui capacità di lavoro è ridotta a meno di un terzo
  • Pensione di invalidità civile, erogata per i soggetti invalidi civili parziali
  • Pensione di inabilità per invalidi civili totali, erogata ai soggetti con inabilità lavorativa totale e permanente
  • Indennità di frequenza, erogata ai minorenni con disabilità per il loro inserimento scolastico e sociale
  • Indennità di accompagnamento, erogata agli invalidi civili totali affetti da menomazioni fisiche o psichiche i quali necessitano di un accompagnatore.

Assegno ordinario di invalidità

In quali casi è possibile richiederlo?

A disciplinare questa particolare forma di pensione di invalidità è la L. 222/1984.

  • L’art. 1 chiarisce subito quali sono i destinatari della prestazione che viene erogata dall’INPS:

“Si considera invalido, ai fini del conseguimento del diritto ad assegno nell’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti ed autonomi gestita dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo.”

Deve inoltre aver maturato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

Il conteggio dei contributi richiede particolare attenzione perché alcuni periodi di astensione dal lavoro, o in cui si svolgevano determinate attività, non possono rientrare nel conteggio.

Quali soggetti possono richiederlo?

Il sito dell’INPS definisce, inoltre, in modo chiaro quali soggetti possono accedervi:

  • Lavoratori dipendenti
  • Lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori)
  • Soggetti iscritti alla gestione separata

A quanto corrisponde?

Per calcolare l’ammontare dell’assegno ordinario di invalidità si deve seguire il medesimo principio utilizzato per il calcolo della pensione, si applica quindi un calcolo misto per coloro che hanno iniziato l’attività lavorativa prima della Riforma previdenziale Dini, mentre si applica il metodo contributivo per coloro che rientrano nel periodo successivo, ossia dopo il 31 dicembre 1995.

Come richiedere l’assegno

  • Tramite domanda online sul sito dell’INPS
  • Chiamando il Contact Center al numero 803 164 (numero gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile
  • Tramite enti di patronato ed intermediari dell’istituto, usufruendo dei loro servizi telematici.

Nel momento in cui si invia la domanda, oltre ai documenti con le generalità, deve essere allegata anche la certificazione medica a testimonianza dell’invalidità.

Pensione di invalidità civile

L’INPS in questo caso ci chiarisce che la pensione di invalidità civile è una prestazione economica versata tramite assegno mensile a favore di soggetti ai quali è stata riconosciuta una ridotta capacità lavorativa, che va dal 74% al 99%, e che godono di un reddito inferiore a quello previsto dalla legge, che è pari a 4.906,72 euro.

A richiederlo possono essere i soggetti dai 18 anni fino ai 67 che attestino l’invalidità parziale.

Come fare la domanda

Il soggetto che desidera godere dell’assegno deve attestare la sua invalidità parziale tramite l’invio della domanda per il riconoscimento dei requisiti sanitari, alla quale si può accedere sempre tramite il sito dell’INPS.

L’ammontare per l’anno 2019

Attualmente l’importo dell’assegno ammonta a 285,66 euro, corrisposto per 13 mensilità.

Quali requisiti sono necessari

Per chiedere questa particolare pensione di invalidità sono necessari alcuni imprescindibili requisiti.

  • Invalidità tra il 74% e il 99%
  • Reddito inferiore al minimo di legge
  • Età tra i 18 e i 67 anni
  • Essere cittadini italiani
  • Gli stranieri comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza
  • Stranieri con regolare permesso di soggiorno
  • Non svolgere attività lavorativa
  • Risiede in modo stabile ed abituale sul territorio italiano

Da sottolineare è l’incompatibilità di questo assegno con qualsiasi altra pensione di invalidità diretta.

È sempre possibile attivare la domanda tramite il sito INPS, in cui viene indicato il procedimento da seguire e i moduli da presentare, oppure tramite gli enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili.

Pensione di inabilità per invalidi civili totali

La pensione di inabilità è una prestazione economica versata in favore di soggetti che, in questo caso, abbiano una riconosciuta inabilità lavorativa totale, quindi al 100%.

I soggetti che possono richiederla sono sempre quelli compresi tra i 18 e i 67 anni.

In questo caso il limite minimo di reddito previsto dalla legge è di 16.814,34 euro.

Indennità di frequenza

Si tratta anch’essa di una prestazione economica che viene riconosciuta ai minori con disabilità fino al compimento della maggiore età per il loro inserimento scolastico e sociale.

Chi può richiederla?

I minori che hanno difficoltà a svolgere le attività proprie della loro età e i minori con capacità uditive molto ridotte.

L’importo dell’indennità è sempre di 285,66 euro e viene corrisposto per 12 mensilità.

Da tenere presente è il fatto che, il soggetto richiedente la domanda, può frequentare contemporaneamente centri ambulatori, scuole pubbliche o private, centri di formazione, tuttavia la domanda è incompatibile con una situazione di ricovero o di presenza di ulteriori indennità.

Indennità di accompagnamento

L’ultima prestazione economica che prendiamo in considerazione come pensione di invalidità è l’indennità di accompagnamento, riconosciuta in favore di invalidi civili totali con minorazioni fisiche o psichiche che siano impossibilitati a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o che, in ogni caso, non riescano a svolgere le attività della vita quotidiana in autonomia.

A chi è rivolta?

Viene riconosciuta ai cittadini italiani che risiedano stabilmente sul territorio italiano, indipendentemente dal reddito annuo e dall’età.

Per poter godere dell’indennità è necessario inoltrare la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari e, nel caso in cui si risulti idonei, per l’anno in corso la somma prevista a titolo di indennità è di 517,84 euro.

Per proporre la domanda è sempre bene fare riferimento al sito dell’INPS che contiene al suo interno tutta la modulistica da presentare e tramite il quale, successivamente, si può attivare la richiesta online.

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