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Un protesto illegittimo o errato per questioni di natura meramente formale può essere eliminato nel caso in cui il debitore dimostri di aver subito il protesto ingiustamente.
In questo modo, infatti, potrà ottenere la cancellazione dal registro automatico dei protesti.
Il protesto, infatti, è la contestazione di un mancato pagamento o di un ritardo di pagamento sulla data pattuita e può essere indirizzato a una persona fisica o giuridica.
Esempi concreti di un protesto possono ravvisarsi in determinati casi.
Si può subire un protesto se si emettono assegni scoperti o a vuoto, o se si pagano in ritardo una o più rate di un mutuo, un finanziamento o un prestito o, ancora, se non si pagano del tutto una o più rate.
In questi casi si viene inseriti nel Registro dei Protesti.
Dunque, se sei interessato a conoscere come puoi ottenere la cancellazione dal Registro dei Protesti e dunque eliminare un protesto illegittimo, ti consiglio di andare avanti con la lettura.
In questa guida ti spiegherò come fare.
1. Protesto: cos’è
Come già accennato, quando si incorre in un protesto, il proprio nominativo viene inserito in un’apposita lista, chiamata comunemente lista dei cattivi pagatori o, ufficialmente, Registro dei Protesti.
Ovviamente si tratta di un fatto decisamente infelice poiché essere inseriti in questo elenco comporta conseguenze decisamente spiacevoli.
Da questo momento in poi, infatti, non si può più accedere a prestiti, finanziamenti o mutui di alcun genere, in quanto si è ritenuti soggetti che non pagano o pagano in ritardo rispetto alla data pattuita, dunque del tutto inaffidabili.
L’iscrizione nel Registro dei Protesti consiste, per andare maggiormente nel dettaglio, in un atto ufficiale e giuridico, che determina particolari effetti.
Questo si verifica poiché il non ottemperare agli obblighi di pagamento, dunque non adempiere a una determinata obbligazione, è sanzionato dall’ordinamento italiano mediante l’obbligo a pagare quanto dovuto.
Naturalmente, all’importo iniziale sarà necessario aggiungere gli interessi di mora, dunque una sanzione pecuniaria per il debitore ed un risarcimento danni per il creditore.
Casi di protesto
Si può incorrere nel protesto in diverse situazioni.
- Quando si effettuano pagamenti tramite assegni a vuoto, totalmente o parzialmente scoperti.
- Se si effettuano pagamenti post-datati che risultano poi scoperti.
- Quando si effettuano pagamenti con assegni falsi, contraffatti o non completi nella loro compilazione, in modo da non poter essere riscossi.
- Se si ritarda nel pagamento di una o più rate di un mutuo, di un prestito o di un finanziamento.
- Quando e si salta il pagamento di una o più rate di un mutuo, di un prestito o di un finanziamento. In particolar modo, occorre subito distinguere. Nel caso di irregolarità tramite assegno, si parla di protesto bancario. Nel caso di irregolarità su corresponsione di rate di mutui, prestiti o finanziamenti, si parla di protesto cambiale.
In verità, prima di giungere al protesto, il creditore, nel momento in cui si accorge dell’assegno irregolare o del ritardo o mancato pagamento di una rata, effettua un tentativo.
Infatti, inizialmente invia una lettera di intimazione al pagamento al debitore, dunque tenta un richiamo ufficiale. Se però, nonostante questo, la situazione non viene regolarizzata, il debitore viene denunciato ed iscritto nel Registro di Protesto.
Tale registro ha un database, consultabile da vari soggetti, in particolare tutti gli autorizzati a prestare denaro, a rateizzare pagamenti o ad accettare assegni al posto di contante.
Da questo momento in poi, ogni volta che il soggetto in questione chiederà di pagare con un assegno, di pagare della merce a rate o di ottenere un mutuo, ad esempio un mutuo prima casa, o un prestito, questa possibilità gli sarà negata, in quanto considerato cattivo pagatore.
Come cancellare un protesto
La cancellazione di un protesto cambiale, o di un protesto per assegno, è possibile, solo se sussistono determinate condizioni.
Innanzitutto occorre da subito specificare che la cancellazione dal Registro Cattivi Pagatori deve passare attraverso il Tribunale competente.
In verità, solitamente investito della questione è il Giudice di Pace, ma non per tutte le regioni e le province è così. L’Ufficio competente del proprio Comune di residenza, nei casi di incertezza, saprà illustrare l’iter preciso da seguire, dunque è necessario rivolgersi a questo Ufficio.
Condizioni necessarie
Dunque, occorre esaminare le condizioni per eliminare un protesto.
Innanzitutto, il pagamento causa del protesto deve essere stato saldato.
Infatti, come prima cosa, per ottenere la cancellazione di un protesto cambiale, è necessario aver saldato tutti i conti che hanno portato all’iscrizione nel Registro dei Protesti. Questo significa aver restituito la quota effettiva della rata o delle rate non pagate inclusi tutti gli interessi moratori.
In particolare, in caso di protesto bancario bisogna aver saldato l’intero importo del pagamento che spettava al creditore. Il saldo deve avvenire entro 12 mesi dalla notifica del protesto. Scaduto l’anno, non è più possibile chiedere la cancellazione, nemmeno se si rimborsa tutto, fino all’ultimo centesimo.
La seconda cosa da fare è richiedere in Tribunale il Decreto per la cancellazione del protesto cambiale.
Infatti, per ottenere il decreto per la cancellazione del protesto cambiale o bancario, in sede di Tribunale competente, occorre fornire i propri documenti di riconoscimento, i contratti di compravendita relativi alla pratica sulla quale è scattato il protesto e le ricevute dei rimborsi effettuati, entro 12 mesi dall’iscrizione nel Registro Protesti. Il Giudice, così, potrà verificare la regolarità delle operazioni, controllare che sia stato restituito tutto l’importo e che non siano decaduti i termini temporali. Se tutto risulta regolare, il Giudice firmerà il decreto.
L’ultimo passo da compiere è richiedere la cancellazione del protesto all’Ufficio Protesti.
Col documento ottenuto in Tribunale, ci si può presentare all’Ufficio Protesti e chiedere la cancellazione protesto cambiale o bancario. Solitamente, se è la prima volta che il soggetto viene protestato, col decreto di cancellazione protesto cambiale o bancario, il nominativo viene rimosso dall’archivio informatico entro 25 giorni dalla richiesta.
Una volta rimosso il nominativo dal Registro Protesti si potrà avere, nuovamente, accesso alla richiesta di mutui, pagamenti rateali ed emissione di assegni.
2. Protesto illegittimo o errato
E qui arriviamo al nocciolo della questione.
Può accadere che, per diversi motivi, un pagamento venga effettuato correttamente, ma ad esempio non arrivi al destinatario per più cause. Nel caso delle rate di un mutuo o di un finanziamento, questo può accadere per un errore di comunicazione tra i server, per interruzioni di connessione, semplicemente per un errore commesso da un impiegato della banca o della finanziaria di competenza. Per quanto riguarda gli assegni, l’errore può interessare il dispositivo di controllo automatico sugli assegni o uno sbaglio della persona che lo ha incassato.
In quest’ultimo caso, l’errore del creditore è sempre dimostrabile, controllando i bonifici emessi o valutando l’assegno in oggetto. Nel caso in cui l’iscrizione al Registro Protesti sia avvenuta illegittimamente o per errore, presentando i documenti che lo attestano, la cancellazione sarà immediata, senza dover fare altre operazioni.
Infine, occorre considerare un’ultima ipotesi.
Il soggetto protestato che ha effettuato il pagamento del protesto, ma che non può ancora chiedere la cancellazione (per mancato decorso dell’anno o perché ancora in attesa del provvedimento di riabilitazione), può presentare alla Camera di Commercio competente un’apposita istanza al fine di ottenere l’inserimento di un’informazione aggiuntiva, consistente nell’annotazione sul Registro dei protesti della dicitura “pagato dopo il protesto”.
Protesto illegittimo: in conclusione
In sostanza, come avrai potuto notare, non è semplice gestire una pratica riguardante un protesto illegittimo o errato.
I passaggi da seguire sono molteplici e non sempre molto fluidi.
Proprio per questo motivo, al fine di ottenere una completa assistenza in materia di Difesa e Protezione del Tuo Patrimonio, ti consiglio di completare il Modulo di contatto che trovi in questa pagina.
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