I debiti personali, se non adeguatamente gestiti, possono comportare gravi pregiudizi al patrimonio personale. Proprio per tale ragione che è indispensabile individuare una strategia di protezione che ti consenta di prevenire eventuali effetti pregiudizievoli. Scelte sbagliate, infatti, sono foriere di innumerevoli ripercussioni, non solo sulla tua persona, ma anche sulla tua stessa famiglia.
In primo luogo devi individuare quali sono i beni dell’asset patrimoniale che sono maggiormente a rischio di aggressione da parte dei creditori. Come forse potrai immaginare i beni immobili sono facilmente esposti alle azioni esecutive, in quanto sono in grado di fornire maggiore garanzia e possibilità di piena soddisfazione del credito.
Il primo passo, quindi, è quello di individuare una specifica strategia per porre al riparo tali beni, come la casa di famiglia, da eventuali pignoramenti. Ovviamente giocare d’anticipo è sempre la soluzione più consigliata per garantire la massima integrità al proprio patrimonio di personale e familiare costruito con tanta fatica negli anni, una certezza per la propria vecchiaia e speranza per i discendenti della famiglia.
La strategia che dovrai delineare, tuttavia, non può essere esclusivamente circoscritta alla tutela degli immobili. Saper proteggere i risparmi dai creditori è oggi molto importante, specie se sei un imprenditore e temi che, a causa di qualche debito, il tuo patrimonio possa essere aggredito. Molti sono gli istituti che ti possono essere utili a tal fine, in particolare ci riferiamo a strumenti che ti consentono di creare patrimoni separati con i quali limitare la platea dei creditori che potranno rivalersi su questa parte dei tuoi averi.
In questa sede vogliamo offrirti alcuni consigli su come gestire i tuoi debiti personali. Per tali motivazioni ti invitiamo nella prosecuzione della lettura, in modo tale che potrai avere un quadro sintetico di come gestire il tuo patrimonio.
La tutela del patrimonio immobiliare comporta la gestione debiti personali. I due argomenti infatti sono considerevolmente connessi. Tuttavia tale operazione di difesa degli immobili, come ben potrai allora immaginare, comporta una serie di competenze e capacità.
Non necessariamente è un’attività alla portata di tutti. In particolare è opportuno tenere in considerazione che con il concetto di immobili ci si riferisce ad una moltitudine di beni aventi natura e caratteristiche strutturali divergenti.
I beni immobili sono, però, espressamente descritti dal legislatore.
L’art. 812 c.c.ci chiarisce immediatamente cosa sono i beni immobili:
“Sono beni immobili il suolo, le sorgenti e i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo. Sono reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all’alveo e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione”.
Ti starai, allora, chiedendo come intraprendere questo percorso. Innanzitutto sentiamo di consigliarti di far riferimento ad un esperto che sappia gestire il tuo asset immobiliare. I rischi a cui lo stesso è esposto sono invero innumerevoli. Ciò che dovrai scongiurare è un’eventuale azione esecutiva come conseguenza dei tuoi debiti personali.
Prima di discorrere della tutela dei beni immobili, al fine di sottrarli all’aggressioni creditorie volte al soddisfacimento dei tuoi debiti personali, individuiamo quelli che sono i diritti su tale categoria.
Invero, gli immobili sono una delle forme di ricchezza principale nel nostro sistema economico. Per tale ragione anche il legislatore storico del codice civile ha prestato particolare attenzione alla disciplina dei diritti reali.
I diritti che ineriscono i beni immobili sono i c.d. diritti reali, i quali attribuiscono al titolare un potere immediato e assoluto sulla cosa. Infatti, essi si definiscono proprio diritti reali, perché essi hanno per oggetto una cosa. Le caratteristiche di tali diritti reali sono:
I diritti reali, come affermato, quindi, si distinguono dai diritti di credito. Il diritto di credito, come già asserito, è un diritto relativo. Con ciò si vuole individuare quella particolare categoria di diritti il cui esercizio richiede, inevitabilmente, la collaborazione di un soggetto terzo.
Tuttavia, ad oggi, è opportuno segnalare che la distinzione tra diritti reali e diritti di credito non è più netta e nitida come in passato. Vi sono, infatti, specifiche figura, come peculiari tipologie di obbligazioni o gli oneri reali, che si inseriscono nell’area di confine tra queste due categorie.
La difesa dei debiti personali è, come puoi constatare, sicuramente molto complessa, nei seguenti articoli intendiamo offrirti alcuni ulteriori consigli:
Le azioni in questioni svolgono la precipua funzione di garantirti uno strumento difensivo ove sia messo in discussione il tuo diritto sul bene immobile. Quindi, laddove fossi minacciato da soggetti che vantino pretese su bene potrai ricorrere a taluna di queste azioni.
Esse possono dividersi in tre gruppi:
Le azioni petitorie, sono azioni reali che hanno ad oggetto il diritto su un bene e come causa petendi, ossia la motivazione in base alla quale si chiede la tutela del bene, è la lesione attuale. Il legittimato all’azione è solamente il titolare del diritto leso, quindi il proprietario del patrimonio immobiliare. Queste sono individuabili nelle:
Le azioni possessorie a differenza della categoria precedente sono volte a tutelare una situazione di fatto, costituente il possesso. In questo caso l’ordinamento tutela il soggetto, che nonostante il titolo formale, si comporti alla stregua del proprietario. Le azioni possessore sono:
Le azioni personali sono, invece, una particolare categoria che si distingue sia dalle possessorie che dalle petitori. Non sono, infatti, azioni “reali”, ma possono produrre il medesimo effetto di restituzione dell’immobile sottratto.
La difesa dei debiti personali è, come puoi constatare, sicuramente molto complessa, nel seguente articolo intendiamo offrirti alcuni ulteriori consigli:
La difesa del tuo patrimonio personale presuppone che tu ponga al riparo i tuoi beni, in particolare quelli immobiliari, da eventuali procedure esecutive. I tuoi debiti personali potrebbero, infatti, essere soddisfatti non spontaneamente mediante adempimento, ma mediante procedure di tal tipo.
Si tratta di una procedura esecutiva, detta anche pignoramento, attraverso la quale il debitore viene privato coattivamente di uno o più beni facenti parte del suo patrimonio al fine di convertirli in denaro. Ciò vuol dire che tali beni vengono materialmente venduti e il denaro ricavato viene distribuito al creditore (o ai creditori concorrenti).
Una delle forme più comuni di pignoramento è proprio quello immobiliare. La procedura esecutiva in questo caso è posta in essere su beni su cui in precedenza era stata apposta una garanzia, quale l’ipoteca.
Tale operazione è, però, composta da una serie di fasi specifiche che devono essere necessariamente espletate.
In primo luogo, il procedimento di esecuzione ha inizio con l’atto di precetto. Quest’ultimo è un atto diverso dal titolo esecutivo, sebbene da esso ne acquisisce il contenuto.
Precetto e titolo esecutivo possono essere notificati insieme, ma anche separatamente, purché la notifica sia fatta alla parte personalmente.
L’art. 480 c.p.c descrive l’atto di precetto, recitando testualmente:
“Il precetto consiste nell’intimazione di adempiere l’obbligo risultante dal titolo esecutivo entro un termine non minore di dieci giorni, salva l’autorizzazione di cui all’articolo 482, con l’avvertimento che, in mancanza, si procederà a esecuzione forzata.”
Dunque, si tratta di un atto di intimazione, di un invito ad adempiere ciò che risulta dal titolo esecutivo.
Dopo che sia stato effettuata la notifica del precetto, si adotta la vera e propria procedura di pignoramento. Come suddetto, trascorsi 10 giorni dall’atto di notifica, si procede alla trascrizione e alla relativa consegna al creditore e al suo rappresentante. A seguito delle modifiche apportate dalla riforma del 2019, si è ammessa la facoltà del giudice di ordinare la liberazione dell’immobile pignorato.
Il procedimento di pignoramento prevede una serie di atti specifici e conseguenziale. Entra 10 giorni dalla notifica del pignoramento, e comunque non oltre i 45 giorni, deve essere proposta istanza di vendita del bene immobile.
A seguito dell’istanza di vendita ed entro 15 giorni dal deposito della documentazione catastale, il giudice dell’esecuzione nomina un esperto.
La vendita forzata è una modalità tramite la quale si realizza l’esecuzione forzata o espropriazione forzata, grazie ad essa si liquida un determinato bene materiale, al fine di consentire il soddisfacimento dei creditori.
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L’esecuzione forzata è lo strumento principale attraverso il quale garantire la soddisfazione dei crediti. In particolare l’abbiamo esaminata con riferimento agli immobili, ma tale procedura è impiegata anche con riferimento ai beni mobili. Proprio per questo che ti consigliamo di ricorrere ad alcune strategie e strumenti per tutelare la tua posizione e patrimonio.
La difesa dei debiti personali comporta una necessaria gestione e individuazione di una strategia preventiva e difensiva. L’ordinamento ha individuato diversi strumenti, per proteggere il patrimonio dai creditori,che puoi utilizzare per la sua salvaguardia che mutano caso per caso.
In primo luogo, la tutela e difesa del patrimonio dall’aggressione dei creditori, mediante esecuzione, può realizzarsi la soddisfazione dei diritti di credito. Uno degli strumenti a cui puoi ricorrere per bloccare l’esecuzione forzata è l’opposizione. Esso costituisce un mezzo di difesa importante del proprio patrimonio poichè pone in discussione la legittimità di tutto il processo esecutivo che sta aggredendo i beni del debitore.
L’opposizione all’esecuzione è un istituto previsto dall’ordinamento giuridico che consente al debitore di contestare il diritto del creditore di procedere all’esecuzione forzata. Tramite suddetta azione, il debitore potrà contestare alcuni vizi della procedura in questione, tra cui:
La difesa dei debiti personali è, come puoi constatare, sicuramente molto complessa, nel seguente articolo intendiamo offrirti alcuni ulteriori consigli:
Sono numerosi gli strumenti giuridici a tua disposizione per individuare la migliore strategia che ti consenta di prevenire eventuali azioni esecutive e effetti pregiudizievoli sul tuo patrimonio. I debiti personali, come più volte evidenziato, sono forieri di crisi di impresa e liquidità a cui dovrai far fronte.
Tra gli istituti a cui poi ricorrere merita una menzione specifica la holding, come fenomeno volto a tutelare il patrimonio immobiliare in particolare.
Le holding, infatti, sono delle società che tengono qualcosa. In particolare, detengono, in tutto o in parte, delle quote o delle partecipazioni di altre società da esse controllate. Tramite suddetta struttura si impone una forma di controllo su altre le società, le quali trasferiscono alla holding il totale, o solo parziale, potere di gestione, ossia la facoltà di attuare uno specifico indirizzo di impresa.
Si genera, allora, una struttura piramidale, con vede al vertice la società capogruppo e alla base tutte le altre società controllate.
La Holding ha un’importante funzione, non solo di gestione degli immobili, ma anche quella di prevenire l’aggressione da parte dei creditori terzi.
Tuttavia, la holding non è l’unico istituto a cui puoi ricorrere per la difesa dei debiti personali. Invero, la categoria è ampia, sebbene carattarezzata dalla possibilità di creare una forma di segregazione patrimoniale. Tra questi ricordiamo;
La difesa dei debiti personali è, come puoi constatare, sicuramente molto complessa, nei seguenti articoli intendiamo offrirti alcuni ulteriori consigli:
I debiti personali, in quanto rapporti obbligatori, in genere sorgono da contratto. Laddove tu dovessi risultare inadempiente potresti incorrere in responsabilità contrattuale, causando danni con la tua condotta, oltre che alla risoluzione del contratto, perdendo quindi il diritto alla controprestazione. Proprio per tale ragione che ti invitiamo a porre l’attenzione su tale problematica.
La tutela dei debiti personali è necessariamente correlata alla responsabilità precontrattuale.
Quest’ultima, disciplinata all’art. 1218 c.c., è prevista dal codice per i casi in cui vi sia inadempimento ad un’obbligazione, indipendentemente dalla fonte. Quindi, erroneamente si pensa che essa ricorra solo ove il danno deriva dal mancato rispetto ad un contratto. La responsabilità contrattuale, infatti, non necessariamente è ancorata ad esso.
Al fine di prevenire suddetta forma di responsabilità, è necessario comprendere quando può dirsi integrata, ossia identificare l’inadempimento e alcuni elementi essenziali affinchè possa ricorrere questa ipotesi:
La responsabilità contrattuale ha ovviamente alcuni elementi requisiti e connotati. Tuttavia, ciò che in questa sede ti sarà sufficiente sapere è come prevenirla e, quindi, quando si individua.
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Il contratto potrebbe essere pregiudizievole della tua posizione e del tuo patrimonio sin dall’origine, alla sua stipulazione, oppure divenire tale a causa di fattori sopravvenuti. A seconda delle circostanza l’ordinamento consente la caducazione del contratto, al verificarsi di precise condizioni.
Oltre la nullità del contratto, disciplinata dagli artt. 1418 c.c., la quale si realizza per violazione di norme imperative, divieti di legge e vizi strutturali del contratto, il codice prevede molteplici strumenti per far venire meno il rapporto contrattuale.
Un contratto, ad esempio, è annullabile se affetto da una forma di invalidità, seppur meno grave della nullità. Ciò avviene in seguito alla violazione di norme che tutelano gli interessi di una parte, la quale ha la facoltà di scegliere se mantenere o meno in vita il rapporto giuridico proponendo l’azione giudiziaria di annullamento.
L’ordinamento, invece, prevede come risposta all’impossibilità sopravvenuta il rimedio della risoluzione. L’art. 1463 c.c., infatti, dispone la caducazione dell’atto negoziale, per impossibilità totale, mentre per l’impossibilità parziale si prevede la sola riduzione del prezzo.
Le forme di risoluzione, invero, sono molteplici, E’ possibile distinguere altre due ipotesi:
Potrebbe, invece, essere simile alla risoluzione la diversa figura della rescissione, alla quale si ricorre ove il contratto sia concluso a condizioni inique, da parte di uno dei contraenti sfruttando lo stato di bisogno o necessità in cui versa la controparte.
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