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Diritto e tecnologia possono andare d’accordo? Sembrano due mondi inconciliabili, apparentemente, eppure si sono incontrati nella disciplina degli smart contract.
Ma cosa sono gli smart contract? Contratti? Programmi? Tanti potrebbero considerarli dei sostituti dei contratti tradizionali redatti da avvocati e notai, ma la realtà è che gli smart contract rappresentano una forma a sé.
Il concetto di contratto intelligente non è una novità degli ultimi anni ma un concetto che esiste già dal secolo scorso, tuttavia è nella piattaforma blockchain che ha trovato la sua massima realizzazione.
Ma ora basta teorizzare, scopriamo nella pratica cosa sono gli smart contract, che funzione hanno e quali sono i vantaggi che hanno introdotto.
Cosa sono gli Smart Contract?
Quando si parla di smart contract non ci si riferisce a veri e propri contratti, come erroneamente si potrebbe pensare. Si tratta di funzioni if/then che si trovano all’interno di protocolli informatici o software i quali, al verificarsi di determinate condizioni, danno una risposta ben precisa.
Questi “contratti” vengono chiamati smart, cioè intelligenti, perché sono basati sulla tecnologia blockchain. All’atto pratico, lavorano esattamente come un contratto normale. Per esempio, se si infrange una regola prevista all’interno del contratto, il sistema applica automaticamente una penale.
Questi contratti sono intelligenti perché, in teoria, permettono alle persone di porre in essere tantissime attività senza ricorrere ad intermediari come avvocati o notai.
Gli smart contract sono entrati a far parte del nostro sistema giuridico ufficialmente con la legge n. 12/2019, la quale gli ha conferito validità giuridica a tutti gli effetti.
Il ruolo della blockchain
Il concetto di smart contract e quello di blockchain vanno a braccetto. In realtà la nascita di questi contratti tecnologici non è dovuto in toto alla blockchain.
Il contratto intelligente risale addirittura agli anni ’70. L’idea era quella di creare dei contratti ancora più sicuri che potessero essere gestiti dalle parti interessate senza passare per un soggetto terzo intermediario.
Diverse sperimentazioni furono fatte anche negli anni ’90 da parte di Nick Szabo, una persona che aveva sia conoscenze legali e di crittografia. Il passo per unirle è stato breve!
Tuttavia, solo con la tecnologia blockchain si è passati alla vera e propria realizzazione degli smart contract nella loro forma migliore che abbiamo potuto conoscere fino ad ora.
Chi fa parte di Ethereum, per citare una delle piattaforme più conosciute, può creare ed utilizzare questi contratti basati sulla tecnologia.
Che caratteristiche hanno gli smart contract?
Dalla normativa di riferimento per l’Italia, si desumono già alcune caratteristiche dello smart contract. Prima fra tutti, la forma scritta. Oltre ad atto scritto, gli smart contract sono considerati al contempo dei documenti informatici.
Inoltre, per aversi un vero contratto intelligente, l’esecuzione delle conseguenze al verificarsi di determinate condizioni dovrebbe essere automatica.
Negli smart contract è il software ad occuparsi di tutto, senza un ulteriore intervento umano. E, nel momento in cui si verifica la conseguenza, questa è valida a tutti gli effetti, come un vero e proprio contratto.
Come funzionano gli smart contract?
Abbiamo detto che, nel loro funzionamento, assomigliano molto ai contratti normali. Ma come si compilano nella pratica?
Le parti, o la parte, coinvolte decidono di stipulare un determinato contratto. La creazione dello smart contract avviene nel momento in cui inseriscono ogni singola clausola al suo interno. Tutto questo deve essere inserito nella tecnologia blockchain.
Dopo essere stato caricato, le parti verificano se è tutto corretto e poi lo inseriscono in un blocco. Questo può essere confermato anche da altri utenti, dopodiché non resta che monitorare il suo andamento.
Dopo averle inserite, al verificarsi di una di queste condizioni, il software dovrebbe prevedere una determinata risposta automatica.
Quali atti possono essere redatti sfruttando questo sistema?
I contratti che necessitano di forma scritta possono essere redatti in smart contract, così come anche tutti gli altri che non la richiedono come requisito a pena di nullità.
Tuttavia, la normativa è ancoraabbastanza nebulosa e probabilmente dovremo aspettare ulteriori leggi per capire l’effettiva validità di questi atti.
Dato che i contratti intelligenti lavorano all’interno della blockchain, la maggior parte di quelli utilizzati ad oggi riguarda le criptovalute e il mercato finanziario. Tuttavia, è molto probabile che, con il perfezionamento della disciplina, questi possano essere estesi anche ad altri ambiti di compravendita.
I vantaggi degli smart contract
Ora arriviamo alla domanda cruciale, perché si dovrebbe scegliere uno smart contract rispetto ad un contratto normale?
Prima di tutto per il suo grado di sicurezza. Oltre al fatto di eliminare eventuali intermediari, la sicurezza è anche data dal sistema di crittografia interno alla blockchain.
Questo rende i contratti indecifrabili a coloro che non sono coinvolti dall’atto.
Un secondo beneficio riguarda il lato economico. Pagare un notaio o un avvocato è sicuramente più oneroso rispetto alla creazione di un contratto in autonomia attraverso una delle piattaforme che lo permette, come Ethereum. Anche se, da questo punto di vista, va considerato anche il rovescio della medaglia ossia il fatto che si deve essere in grado di redigerli, problema che viene annullato nel momento in cui a scrivere il contratto è un intermediario.
Un altro vantaggio l’avrai già letto tra le righe degli altri due precedenti, ovvero la totale autonomia. Per redigere un contratto normale devi per forza affidarti ad un avvocato o ad un notaio, mentre puoi gestire in totale autonomia uno smart contract.
Nel momento in cui il contratto viene caricato, anche la risposta è generata automaticamente dal software.
Come si scrive uno smart contract?
Qui può arrivare una notizia negativa. Per scrivere uno smart contract è necessario conoscere il linguaggio di programmazione.
Esistono diverse piattaforme con cui poterlo fare. Ethereum è sicuramente una delle più conosciute, ma ne esistono tante altre.
Sono in corso progetti proprio per rendere più immediato agli utenti realizzare questi contratti, magari basandosi su dei format già preimpostati.
Il settore dei contratti intelligenti è solo all’inizio, ma rappresenta un passo importantissimo verso la digitalizzazione di un ambito che da sempre è stato estremamente tradizionale.
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