Trasformazione di società di persone in SRL: come funziona

La trasformazione di una società di persone in una SRL incide sull’organizzazione di una singola società.

Questa operazione rientra nella trasformazione c.d. omogenea che si risolve nel passaggio dall’uno all’altro tipo di società lucrativa.

Tale trasformazione è effetto di una decisione dei soci che comporta una modificazione all’atto costitutivo.

Ti spiegherò come fare affinché tu possa realizzare questo passaggio.

Principi generali

La trasformazione di una società è disciplinata al Capo X del Libro V del Codice Civile.

Innanzitutto, con la trasformazione, l’ente trasformato conserva i diritti e gli obblighi e prosegue in tutti i rapporti, anche processuali.

Infatti, si può procedere alla trasformazione dell’ente anche in pendenza di procedura concorsuale.

Con un’eccezione, ossia a patto che non via sia incompatibilità con le finalità o lo stato della stessa.

Trasformazione di società: l’atto di trasformazione

La trasformazione in società per azioni, in accomandita per azioni o in una SRL deve risultare da atto pubblico.

Tale atto deve contenere le indicazioni previste dalla legge per l’atto di costituzione del tipo adottato, come si legge all’art. 2500 del Codice Civile.

Inoltre è soggetto alle forme di pubblicità relative al tipo di società adottato, nonché alla pubblicità per la cessazione dell’ente che effettua la trasformazione.

Da qui si può subito notare l’importanza della pubblicità dell’atto.

Infatti la trasformazione ha effetto dall’ultimo degli adempimenti pubblicitari.

Non solo: da tale momento risulta preclusa la possibilità di pronunciare l’invalidità dell’atto di trasformazione, salvo l’eventuale diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla trasformazione.

Maggioranza assembleare

Se nel contratto non è statuito diversamente, la trasformazione di società di persone in società di capitali è decisa con il consenso della maggioranza dei soci.

La maggioranza dei soci, ricordiamo, è determinata secondo la parte attribuita a ciascuno negli utili.

Il diritto di recesso spetta al socio che non ha concorso alla decisione.

Capitale sociale risultante dalla trasformazione

Il capitale della società risultante dalla trasformazione deve essere determinato sulla base dei valori attuali degli elementi dell’attivo e del passivo.

Il capitale sociale deve risultare da relazione di stima redatta a norma dell’art. 2343 del Codice Civile.

Si ricordi, infatti, che chi conferisce beni in natura o crediti deve presentare la relazione giurata di un esperto designato dal tribunale nel cui circondario ha sede la società. Tale relazione deve contenere la descrizione dei beni o dei crediti conferiti, l’attestazione che il loro valore è pari a quello ad essi attribuito e l’eventuale sovrapprezzo.

Nel caso di una SRL, si prende in considerazione l’art. 2465 del Codice Civile.

Chi conferisce beni in natura deve presentare la relazione giurata di un revisore legale o di una società di revisione legali iscritti nell’apposito registro.

Dunque, si intuisce che il perito debba procedere alla stima di ogni bene e alla stima autonoma di avviamento.

Bada bene: in ogni caso, il metodo valutativo è basato sulla stima analitica dei singoli elementi patrimoniali (metodo patrimoniale semplice) non considerando l’autonomo valore di avviamento degli stessi (metodo patrimoniale complesso).

Dunque, accennando a qualche nozione di economia aziendale, non sarà possibile procedere a valutazioni d’azienda con metodi reddituali, finanziari e misti che richiedono il valore di avviamento dei singoli beni.

Assegnazioni di azioni o quote

Ciascun socio ha diritto all’assegnazione di un numero di azioni o di una quota proporzionale alla sua partecipazione  nella società di persone.

Proprio perché si tratta di una continuazione della società originaria su nuove basi, la posizione del socio nei confronti della società e degli altri soci non può essere modificata.

Sulla base della posizione precedente si deve commisurare la posizione successiva del socio.

E infatti, a tal proposito, la legge presta particolare attenzione al socio d’opera.

Costui ha diritto all’assegnazione di un numero di azioni o di una quota in misura corrispondente alla partecipazione che l’atto costitutivo gli riconosceva prima della trasformazione.

Diversamente, ha diritto a una quota determinata dal giudice secondo equità.

Responsabilità dei soci

La trasformazione non importa eliminazione della responsabilità personale dei soci per le obbligazioni sorte antecedentemente alla attuazione della pubblicità della deliberazione di trasformazione.

Con un’eccezione, ossia in caso di consenso espresso o tacito dei creditori sociali alla trasformazione.

Questo poiché la trasformazione non modifica gli effetti già prodotti prima che intervenisse.

Il consenso può essere espresso in qualunque modo e si presume se gli stessi non lo abbiano negato nel termine di 60 giorni dal ricevimento della comunicazione della delibera di trasformazione.

La comunicazione della delibera di trasformazione può avvenire per raccomandata o con altri mezzi che garantiscono la prova dell’avvenuto ricevimento.

In merito, si ricordi un’importante pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza  21 luglio 2000 n. 319).

La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 147, primo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, nella parte in cui prevede che il fallimento dei soci a responsabilità illimitata di società fallita possa essere dichiarato dopo il decorso di un anno dal momento in cui essi abbiano perso, per qualsiasi causa, la responsabilità illimitata.

Dunque, il socio illimitatamente responsabile può essere fallito soltanto entro un anno dal compimento delle forme di pubblicità previste dall’art. 2500 del Codice Civile.

Trasformazione di società di persone in una SRL: vantaggi e svantaggi

Una SRL, innanzitutto, consente ai propri soci di separare i propri beni da quelli della società, tutelando meglio il patrimonio del socio.

Il rischio dell’imprenditore è limitato al solo capitale sociale e in caso di insolvenza si attacca solo il patrimonio della società, avendo questa una propria personalità giuridica.

Inoltre, si può beneficiare di un cambiamento di tassazione: si passa da una tassazione progressiva in capo ai soci a una tassazione in capo alla società.

Tra gli svantaggi rientrano i maggiori costi di contabilità e di gestione, capitale sociale iniziale di almeno 2.500 euro, obbligo della contabilità ordinaria e del deposito del bilancio ogni anno.

In conclusione

Alla fine di questa guida, avrai sicuramente un’idea più chiara sulla convenienza o meno di trasformare la tua società di persone in una SRL, dunque in una società di capitali.

Questa illustrazione che ha riassunto il processo di trasformazione in parola non ha di certo tenuto conto di ogni singolo aspetto che è necessario affrontare per questo tipo di decisione.

E infatti, per tale motivo, ti invito a completare il Modulo che trovi in questa pagina cosicché tu possa metterti in contatto con un esperto del settore che sappia consigliarti al meglio nelle tue scelte.

Non perdere altro tempo, il tuo business sarà in ottime mani!

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